L’ospedale Valduce e il progetto formativo sul risk management
L’Ospedale Valduce, il 27 giugno, ha ricevuto il “Premio Eccellenza Formazione” all’interno del concorso promosso da Associazione Italiana Formatori, riportando una menzione della giuria nella categoria “Organizzazione Risorse Umane” per “interdisciplinarietà in Sanità”.
Il progetto, nato per iniziativa del Servizio Risk management, aveva come obiettivo il miglioramento e il consolidamento della cultura aziendale in tema di eventi avversi e gestione correlata, avvicinando la componente sanitaria e quella amministrativa dell’ospedale.
La Congregazione e la Direzione hanno mostrato entusiasmo e sostegno, convinti della necessità di favorire l’aumento della collaborazione e il lavoro di squadra, attraverso il rafforzamento della sicurezza, della prevenzione e della reattività anche in casi difficili.
Il progetto formativo sul risk management dell’ospedale Valduce
“Volevamo creare un momento di confronto e insegnamento che superasse la logica della lezione frontale” raccontano il Vice Direttore Sanitario dott. Nunzio Castiglione e la Risk manager dott.ssa Alessandra Orzella, spiegando come il corso formativo, della durata di 4 ore, consistesse in una vera e propria rappresentazione teatrale della gestione dei sinistri ed eventi critici.
“La nostra metodologia prevedeva di partire da un canovaccio che raccontasse l’antefatto. Ci siamo ispirati a casi italiani realmente accaduti che potessero effettivamente incontrare l’interesse dell’auditorio con situazioni che vivono quotidianamente” spiega la dott.ssa Orzella.
Uno sguardo innovativo e coinvolgente sul modello organizzativo aziendale, che ha approfondito l’iter del sinistro (a gestione diretta, stragiudiziale, civile e penale) e le strutture gestionali aziendali.
In particolare, le figure del Comitato Valutazione Sinistri sono state dirette protagoniste dell’evento formativo: Coordinatore Risk Manager, Direzione Amministrativa e Sanitaria, Medico Legale, Broker, Loss Adjuster, Avvocati, Compagnia Assicurativa.
Una grande attenzione è stata dedicata alla trasmissione dell’importanza del ruolo del personale sanitario, secondo le due direttrici di consapevolezza di contesti/situazioni e di appropriatezza dell’agire, per favorire cambiamento e sviluppo organizzativo, cultura della sicurezza e lavoro di squadra.
Dibattito formativo recitato: il risk management diventa interattivo
Dinamiche gestionali, punti di forza e debolezza per rendere i partecipanti più consapevoli di strumenti ed elementi di prevenzione e protezione: assistendo al dibattito “recitato” sono state trasmesse tutte le informazioni fondamentali, nell’ottica di creare una sinergia tra le diverse figure e funzioni presenti all’interno dell’Ospedale.
“La difficoltà di linguaggio e di comunicazione può essere superata attraverso degli strumenti che avvicinano, quindi le storie, e per questo abbiamo pensato al teatro”, ha spiegato la dott.ssa Orzella.
Da non sottovalutare all’interno del flusso di Risk management è anche la componente psicologica: “L’intento degli operatori sanitari quando operano è di fare del bene, cioè di non nuocere, – specifica il la dott.ssa Orzella – quindi nel momento in cui avviene un sinistro vi è anche un problema di colpevolezza, di vergogna, di inadeguatezza, di cui tener conto per una corretta gestione del caso”.
“Abbiamo quindi lavorato sull’adeguatezza e sull’appropriatezza, al fine di far comprendere che c’è una squadra che lavora per gestire i sinistri e che tutti ne fanno parte, anzi il personale sanitario ne è parte determinante, alla luce del sapere tecnico che lo connota”, conclude il vicedirettore dott. Castiglione.
Sinergia e trasversalità nella gestione del rischio
Lavorare insieme a teatro come nella vita quotidiana in corsia: l’intento del progetto formativo è stato anche quello di avvicinare figure diverse, promuovendo un “Gioco di squadra” che abbia un traguardo comune, ovvero quello della riduzione del rischio clinico, della corretta gestione e della sua risoluzione in termini di equità e giustizia.
Un sentimento di partecipazione che non si è fermato solo alle ore di formazione: “Il ritiro del premio ci ha resi orgogliosi per il fattivo coinvolgimento e l’entusiasmo delle varie figure professionali coinvolte, anche esterne alla struttura” ha confermato il dott. Castiglione.
La collaborazione tra broker, azienda e assicurato
Anche le componenti esterne del progetto hanno riportato feedback estremamente positivi. Il broker che ha partecipato ha veicolato subito l’informazione al gruppo Relyens, che ha accolto con piacere il fatto di partecipare all’iniziativa con il coinvolgimento della Claims Adjuster dell’Ospedale Valduce, la dott.ssa Giorgiana Valentino e del Key Account Manager dott. Matteo Cavallo.
“È stato molto impegnativo, soprattutto per i docenti che hanno dedicato il loro tempo, ma tutti sono stati molto presenti e a disposizione, formando un grandissimo lavoro di squadra” conferma la Risk manager dott.ssa Orzella.
“Abbiamo aderito con entusiasmo e favorevolmente all’iniziativa perché abbiamo innanzitutto creduto nel suo valore formativo e di intercettazione di un bisogno reale del settore di crescita della cultura del rischio di cui la gestione del sinistro è solo un elemento – ha spiegato Matteo Cavallo, Key Account Manager di Relyens in Italia – ma anche perché questa modalità innovativa si sposa perfettamente con la visione mutualistica del gruppo Relyens, in cui il contratto assicurativo è solo uno degli aspetti della partnership che auspichiamo sempre di stabilire con i nostri assicurati”.
Mettere in connessione, infatti, tutti gli attori coinvolti nella gestione di un sinistro favorisce quel criterio di prossimità e di alleanza che favorisce un’azione condivisa.
“La presenza di broker e assicuratore in sinergia – aggiunge Orzella – è stata fondamentale non solo dal punto di vista della docenza, ma anche perché rispetto ad altre figure come, ad esempio, gli avvocati, sono forse le persone meno conosciute e di cui spesso si ha un’idea vaga; sapere come funzioni il contratto di assicurazione e cosa rappresenti è stato importante anche per gli operatori sanitari”.
“Lavorare in maniera unitaria rappresenta un vantaggio e consente di capire punti di criticità e di forza. Il dialogo continuo rende possibile arrivare a posizioni condivise e che rafforzino l’ente” ha concluso il Vicedirettore Sanitario dott. Castiglione.
“Proprio l’approccio improntato su sinergia e collaborazione è ciò che contraddistingue Relyens sul suo mercato di riferimento. La struttura dell’Ospedale del Valduce– ha concluso Cavallo – ne è una delle prove: la collaborazione è scaturita dal contratto assicurativo e si è basata sull’interazione quotidiana, con l’incontro e la collaborazione di tutti i professionisti, sia dell’Ospedale che del broker, coinvolti nella gestione; questa sinergia si è evoluta in un progetto, come quello della formazione, che ci ha coinvolto: siamo orgogliosi di aver potuto contribuire al successo di questa iniziativa”.