Innovazione e tecnologia nel blocco operatorio, intervista a Mario Pallanza
Nel panorama della sanità moderna, la digitalizzazione delle sale operatorie rappresenta una delle innovazioni più significative, con implicazioni importanti sulla sicurezza dei pazienti e l’efficienza delle strutture sanitarie. Per approfondire questi temi, abbiamo intervistato Mario Pallanza, Technology Solution Sales Manager di Relyens in Italia, che ci ha parlato della tecnologia Caresyntax e della sua implementazione nelle sale operatorie italiane.
L’esigenza di digitalizzare la sala operatoria
Caresyntax è una soluzione tecnologica avanzata che risponde alle esigenze di digitalizzazione delle sale operatorie. Mario Pallanza ha sottolineato come questa tecnologia sia nata dalla necessità di fornire al team clinico, composto non solo dai chirurghi ma anche dal personale infermieristico, l’accesso a un insieme di informazioni e strumenti digitali durante gli interventi. “Caresyntax permette di centralizzare e gestire in modo strutturato tutti gli strumenti presenti in sala operatoria”, spiega Pallanza. “Questo significa che tutto il team può vedere su monitor ad alta risoluzione non solo le immagini chirurgiche, ma anche le informazioni cliniche del paziente, come ad esempio radiografie o referti. Caresyntax elimina la necessità di utilizzare documenti cartacei, permettendo di accedere in tempo reale a tutte le informazioni digitali e di integrarle nel flusso di lavoro della sala operatoria”.
La gestione della sicurezza del paziente e la registrazione degli interventi
Un aspetto della tecnologia Caresyntax è la sua capacità di migliorare la salvaguardia del paziente attraverso una gestione digitale delle checklist di sicurezza. “Tramite questa piattaforma, è possibile gestire tutte le fasi di un intervento chirurgico, con alert automatici che segnalano – ad esempio – la necessità di una seconda somministrazione di antibiotico”, spiega Pallanza. Questo tipo di funzionalità è essenziale per prevenire complicazioni post-operatorie e garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza.
Inoltre, Caresyntax permette di registrare gli interventi chirurgici in alta risoluzione. “Molto spesso i chirurghi registrano le operazioni per scopi didattici, ma lo fanno su supporti fisici come chiavette USB o hard disk esterni, che possono facilmente andare persi”, osserva Pallanza. “Con Caresyntax, gli interventi vengono archiviati in modo strutturato su una piattaforma cloud, con uno spazio teoricamente infinito e in conformità con le normative GDPR”. Questa funzione non solo facilita la formazione dei nuovi chirurghi, ma offre anche la possibilità di rivedere gli interventi per migliorare le competenze e prepararsi a future operazioni.
Il supporto alla formazione chirurgica
Uno dei punti di forza di Caresyntax è appunto il supporto alla formazione chirurgica. “Oltre a rivedere gli interventi, i chirurghi possono utilizzare scale di valutazione internazionali come, per esempio, OSATS, NOTTS o GEARS, per valutare le performance degli specializzandi o di chirurghi che hanno iniziato i percorsi di training per l’utilizzo dei robot chirurgici”, spiega Pallanza. “Queste scale valutano sia le abilità tecniche, sia la coordinazione del team e l’efficienza del lavoro in sala operatoria”.
Caresyntax offre anche la possibilità di inserire marker e commenti durante la revisione degli interventi, facilitando l’identificazione dei passaggi più critici e l’adozione di pratiche migliori. “È uno strumento fondamentale per le strutture che vogliono migliorare continuamente le loro procedure chirurgiche e garantire la massima sicurezza ai pazienti”, sottolinea Pallanza.
L’integrazione con i sistemi ospedalieri e la gestione operativa
Caresyntax, però, non è solo un supporto per la gestione clinica. “La piattaforma offre anche funzionalità avanzate per la gestione operativa delle sale operatorie, tra cui verificare e analizzare le performance dei blocchi operatori”, spiega Pallanza. “Ad esempio, è possibile vedere se una sala operatoria è utilizzata al 100%, se ci sono slot temporali disponibili o se ci sono procedure che durano più del previsto, aumentando il rischio di infezioni”.
Questa capacità di monitorare e ottimizzare l’uso delle risorse è particolarmente importante in un contesto in cui l’efficienza operativa è strettamente legata ai costi. “Stiamo anche implementando la possibilità di analizzare i costi delle singole procedure in relazione ai rimborsi del Sistema Sanitario Nazionale”, aggiunge Pallanza. “Questo è un aspetto centrale per le strutture private ma anche per quelle pubbliche, che devono rispondere alla necessità di mantenere i costi sotto controllo”.
La partnership tra Relyens e Caresyntax
La partnership tra Relyens e Caresyntax è nata dall’esigenza di offrire alle strutture sanitarie una soluzione completa che combinasse l’integrazione tecnologica della sala operatoria con strumenti avanzati per la risk management. “La piattaforma permette di rivedere gli interventi, prepararsi per future operazioni chirurgiche e segnalare gli incident report”, spiega Pallanza. “Questa integrazione con la gestione del rischio clinico è ciò che ci ha portato a scegliere Caresyntax rispetto ad altre soluzioni”.