Il ruolo strategico dell’HR in Relyens: competenze e funzioni
Specializzazione, formazione e stretta collaborazione con le funzioni direttive e gestionali: in Relyens, l’HR è una funzione di raccordo tra obiettivi aziendali e sviluppo individuale dei collaboratori. Una figura altamente specializzata che partecipa alle scelte strategiche e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di business. Roberta Atzeni, HR Manager di Relyens, ci racconta i diversi livelli del suo ruolo e le numerose iniziative del Gruppo: dall’impatto sociale della B-corp, alla formazione continua, passando per il work-life balance.
Qual è la cultura delle risorse umane in Relyens?
“In Relyens il responsabile HR (Human Resources) è una figura fortemente specializzata e competente che gioca un ruolo fondamentale nell’accompagnare l’organizzazione sotto vari aspetti. In particolare nella formazione, sulla quale il Gruppo investe in maniera significativa, nella partecipazione ai comitati di direzione e nell’accompagnamento di tutto il team manageriale.
Ho avuto l’opportunità di crescere all’interno di un mondo che considera l’HR un moltiplicatore di valore per l’azienda e le persone che vi lavorano.
I due elementi che distinguono maggiormente il mio ruolo sono l’accompagnamento alla trasformazione, e lo sviluppo organizzativo, per adeguare le modalità di lavoro ai cambiamenti del business e delle nuove esigenze dei collaboratori, e la crescita personale, intesa come sviluppo delle competenze e del benessere dei dipendenti”.
Risorse umane e benessere dei dipendenti: il work-life balance
“In Relyens esistono diverse misure dedicate ai dipendenti per favorire la conciliazione tra vita professionale e personale. Ad esempio, le collaboratrici che hanno preso il congedo di maternità nell’anno di riferimento, vengono considerate come presenti al 100% ai fini dell’erogazione della remunerazione variabile. Riteniamo che la maternità non debba rappresentare un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi o agli avanzamenti di carriera.
Inoltre, offriamo un’ampia flessibilità lavorativa, con un modello di smartworking intensivo, il quale rappresenta un grande supporto per la conciliazione vita-lavoro di tutti i dipendenti. Abbiamo introdotto un’ampia flessibilità in ingresso e in uscita per permettere alle persone di organizzarsi al meglio, insieme a un modello di lavoro a distanza che funziona ormai dal 2020 con la formula ibrida “3+2″: tre giorni da remoto e due giorni in ufficio”.
Cultura mutualistica e attenzione ai temi della sostenibilità
“Relyens ha alle spalle quasi un secolo di cultura mutualistica che le ha consentito, nel tempo, di divenire una realtà di riferimento per la sanità di cinque Paesi europei. Oggi, in qualità di gestore del rischio, il Gruppo ha intrapreso un percorso di evoluzione che non si limita al proprio core business, ma integra le competenze maturate in questi anni con le nuove opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, dall’utilizzo dei dati, dal know-how dei nostri partner commerciali.
Un percorso responsabile che vede il Gruppo impegnato anche sui grandi temi della sostenibilità, sia ambientale che sociale, per rispondere in modo rapido e proattivo alle nuove sfide del settore sanitario e, più in generale, dell’intero ecosistema.
“Recentemente siamo diventati B Corp., impegnandoci ad adottare obiettivi ambientali molto ambiziosi: abbiamo completamente rinnovato il parco auto utilizzando solo vetture elettriche, introdotto delle policy sulle trasferte molto rigide per privilegiare il treno anziché l’aereo e stiamo anche riflettendo sull’ottimizzazione dei nostri uffici in modo da ridurre il consumo energetico”.
Quali sono le strategie HR di Relyens per attrarre e accogliere i nuovi collaboratori?
Le nuove generazioni prestano molta attenzione alla fase di onboarding e di integrazione aziendale. Cercano un processo semplice, divertente, collaborativo, aperto e trasparente. In Relyens siamo consapevoli di questa esigenza e per questo abbiamo sviluppato un sistema d’inserimento molto completo e soddisfacente che negli anni, anche a causa della pandemia, si è evoluto.
Prima della pandemia, Relyens organizzava ogni tre mesi dei giorni dedicati all’onboarding nella sede di Lione, riunendo i nuovi assunti provenienti dai cinque Paesi per creare un forte legame con l’universo corporate. Durante la pandemia, questo processo è stato completamente digitalizzato, trasformandosi oggi in un’esperienza ibrida a cui si sono aggiunte nuove iniziative.
Relyens Experience: lavorare in un contesto internazionale
Per rafforzare l’integrazione, lo scambio interculturale e l’engagement, Relyens ha creato “Relyens Experience”. Un programma che consente a chiunque all’interno dell’organizzazione di spostarsi in una delle sedi europee per un determinato periodo, mantenendo il proprio ruolo e le proprie attività. L’iniziativa sta avendo un grande successo soprattutto tra i più giovani, che partecipano al programma per conoscere i loro colleghi in tutta Europa e lavorare al loro fianco.
Una radio per essere connessi ogni giorno
Un’ altra iniziativa molto gradita è la nostra radio interna: Nouvel’R, che in francese suona come “aria nuova”. Un progetto, nato durante la pandemia per favorire la comunicazione, che abbiamo deciso di mantenere anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria. Queste attività hanno un grande impatto sui dipendenti che, oggi più che mai, hanno il bisogno di sentirsi integrati e avere rapporti interpersonali all’interno dell’organizzazione.
In Relyens la formazione è una ricchezza sia per il Gruppo che per il singolo collaboratore. Oltre a fornire nuove competenze e strumenti, la formazione è un investimento sulla persona che, a sua volta, cresce e si sente gratificata.
In cosa consiste l’idea di formazione costante in Relyens?
“Inserire ogni collaboratore in un percorso di crescita continua, sia dal punto professionale che umano, è uno degli obiettivi del Gruppo. Questo perché vediamo nella formazione del singolo una ricchezza per l’intero collettivo in termini di professionalità e know-how che siamo in grado di mettere a disposizione dei nostri clienti. Questo è ancora più importante se prendiamo in considerazione la velocità con cui i settori in cui operiamo si stanno evolvendo, senza soluzione di continuità. Di fronte a questo contesto, la formazione non può che essere continua e frequente.
Per questo, ogni collaboratore, a qualsiasi livello, ha accesso a una vasta serie di corsi e workshop erogati in differenti modalità: sia online tramite una piattaforma di formazione digitale, sia in modalità fisica individuale e di gruppo. Le aree di interesse spaziano dalle competenze hard strettamente correlate agli specifici ruoli ricoperti in Relyens, fino alle soft skill che si applicano trasversalmente alle differenti mansioni.
Essendo un gruppo europeo, una grande attenzione è riservata anche ai corsi di lingua, per permettere ai nostri collaboratori di aprirsi alla dimensione internazionale della nostra azienda, interagendo con i colleghi delle altre business unit e collaborando con essi in progettualità trasversali al singolo Paese.
Tutto questo, può essere integrato da ulteriori attività formative su misura delle esigenze e del percorso di crescita di ogni singolo professionista”.
Un esempio di questo approccio al tuo sviluppo personale?
“Personalmente, sono costantemente alla ricerca di nuovi stimoli e per questo, in tutta la mia carriera, non ho mai smesso di studiare per incrementare e aggiornare le mie competenze professionali. Negli ultimi due anni mi sono dedicata all’aspetto dell’intelligenza emotiva, ottenendo diverse certificazioni. Da novembre 2022, invece, sono impegnata in un corso a Parigi per conseguire la qualifica di coach ICF. Per me, in qualità di HR, è anche un aiuto a mantenere un mio equilibrio personale: spesso, chi riveste questo ruolo rischia di far propri i problemi che si trova a gestire quotidianamente, accumulando un forte carico emotivo e psicologico.
Quali competenze richiede Relyens ai suoi HR?
“Nel modello Relyens l’HR Manager è una figura di riferimento molto importante all’interno del Comitato di Direzione, composto normalmente dal Direttore esecutivo e da tutte le altre funzioni direttive e di supporto. Al suo interno, ci concentriamo sulla comprensione delle difficoltà specifiche di ogni dipartimento per poter offrire il nostro aiuto e supporto in modo mirato alle tematiche di business.
Anche se non entro nei dettagli operativi, per me è importante costruire un rapporto costruttivo di fiducia con ogni dipartimento e avere una conoscenza approfondita dei bisogni specifici e non solo delle strategie aziendali.
Nel Comitato HR invece, che presiedo direttamente, e nel quale sono coinvolti tutti i manager della business unit, condividiamo iniziative, proposte e necessità che riguardano i nostri collaboratori. Il Comitato HR per tutti noi è molto importante perché è un momento in cui rimettiamo le persone al centro e prendiamo delle decisioni significative per impattare positivamente sulla loro quotidianità e sul loro benessere”.