Back to the blog
Approfondimenti Approfondimenti
Published on 25 Febbraio 2025 Modificato il 25 Febbraio 2025
Time to read: 4 minutes

Dall’assicurazione alla gestione del rischio: intervista a Dominique Godet

Il settore sanitario sta affrontando trasformazioni senza precedenti, con sfide sempre più complesse che mettono alla prova la capacità di garantire cure sicure e continuative. In questo scenario, anche il ruolo delle compagnie assicurative deve evolvere: non basta più indennizzare i sinistri, è necessario affiancare le strutture sanitarie nella prevenzione e nella gestione dei rischi correlati alla loro attività.
Ne parliamo con Dominique Godet, Direttore generale di Relyens, che ci racconta come l’azienda stia evolvendo da semplice assicuratore a partner nella gestione del rischio, integrando prevenzione, innovazione tecnologica e intelligenza artificiale per rispondere alle nuove esigenze della sanità.

In questi ultimi anni la sanità europea sta attraversando grandi difficoltà. Come è cambiato l’approccio di Relyens nei confronti dei suoi clienti?

I sistemi sanitari europei sono sempre più sotto pressione a causa di numerose criticità che impattano concretamente sull’effettiva capacità di erogare cure e servizi ai cittadini: penso alla saturazione dei servizi di emergenza, all’invecchiamento della popolazione, alla crisi di attrattività che sta minando le professioni sanitarie e al deterioramento delle infrastrutture a causa dei sempre più frequenti eventi climatici, oppure agli attacchi informatici che sono in continuo aumento e vedono nella sanità uno dei bersagli prediletti dal cybercrime.
Per quasi 100 anni, la nostra responsabilità di assicuratori è stata quella di indennizzare i nostri clienti dai sinistri. Ma oggi, di fronte ai cambiamenti appena descritti, questo meccanismo assicurativo tradizionale, per quanto necessario, non è più sufficiente.

Ci siamo dunque chiesti: “Come possiamo contribuire a garantire l’erogazione delle cure, assicurare il percorso del paziente e aiutare i sistemi sanitari a essere più resilienti?”.
Abbiamo individuato la risposta nel concetto di prevenzione: anticipare piuttosto che reagire, prevenire per evitare il peggio, per garantire la continuità delle cure in un contesto che mette costantemente alla prova le risorse disponibili.
Ecco perché Relyens ha avviato una profonda trasformazione del proprio modello di business, trasformandosi da assicuratore a gestore del rischio. La nostra ambizione rimane la stessa: garantire la continuità e la sicurezza delle attività dei nostri clienti, ma con un approccio più ampio che includa la prevenzione, l’analisi e la gestione proattiva dei rischi.

In concreto, questo significa informare e sensibilizzare i nostri clienti sui rischi emergenti, valutare e quantificare questi ultimi, supportare le strutture nel loro processo decisionale tramite l’utilizzo di strumenti e dati affidabili, sfruttare l’innovazione tecnologica per proporre soluzioni sempre più efficaci per ridurre la loro vulnerabilità.
Abbiamo reinventato e aumentato il valore aggiunto che siamo in grado di fornire ai nostri clienti, così da poterli affiancare nelle sfide che devono affrontare.

Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale stanno ridefinendo le pratiche e trasformando le regole del settore assicurativo. Come sta rispondendo Relyens a questi cambiamenti?

Le nuove tecnologie e l’IA offrono la promessa di un’innovazione senza precedenti, per questo le abbiamo messe al centro del nostro modello. Rappresentano strumenti potenti per identificare meglio i rischi dei nostri clienti. Inoltre, migliorando l’elaborazione e l’analisi dei dati, saremo in grado di fornire soluzioni sempre più pertinenti e impattanti per l’erogazione in sicurezza di cure e servizi ai pazienti, anche in tempo reale.

Tuttavia, siamo anche consapevoli delle questioni etiche sollevate dall’utilizzo dei dati e dell’IA nelle nostre attività. Il nostro impegno nei confronti della società, che si riflette nel nostro status di azienda mission-driven, ci impone di assumere una posizione responsabile nell’utilizzo di queste tecnologie.
A partire da quest’anno, istituiremo un Comitato per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per garantire che il suo impiego sia conforme alle normative vigenti (in particolare la legge sull’IA) e ai principi di utilizzo di questo strumento identificati internamente al nostro Gruppo.

Inoltre, riteniamo importante dotarci di indicatori che ci consentano di monitorare l’impatto sociale e ambientale dei nostri sviluppi in termini di IA per orientare le nostre decisioni.

Come riassumerebbe l’anno passato?

Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso e vorrei ringraziare i nostri collaboratori che si sono impegnati nella trasformazione di Relyens da assicuratore a gestore del rischio.
Abbiamo portato avanti progetti fondamentali, imparato lezioni e raggiunto traguardi importanti.
La nostra visione a lungo termine, quella di risk manager impegnati a garantire le attività dei nostri clienti, si è tradotta nello sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche. Per esempio, abbiamo integrato la società tecnologica Amalfi, che offre uno strumento per la gestione delle équipe di cura per ridurre i rischi associati all’assenteismo.

Il nostro programma di progetti interni innovativi è stato rafforzato per progettare e sviluppare nuove soluzioni di gestione del rischio. In particolare, abbiamo iniziato a lavorare sull’anticipazione delle complicazioni post-operatorie in base al profilo del paziente e al tipo di intervento. Anche diversi ospedali in Europa si sono affidati a noi per dotarsi delle nostre soluzioni di prevenzione dei rischi per il blocco operatorio, che vengono utilizzate anche a scopo di formazione e per adeguare le pratiche del personale medico.

Quali sono gli obiettivi di Relyens per il 2025?

Questo, per Relyens, sarà un anno di transizione nel quale continueremo la nostra evoluzione da assicuratore a gestore del rischio.
Il nostro obiettivo è quello di reinventare costantemente il nostro modello a servizio dell’ecosistema che ci circonda, per garantire la continuità e la qualità di cure e servizi attraverso modelli sempre più resilienti e responsabili.

In quest’ottica, mentre ci accingiamo alla fase finale del nostro attuale piano strategico “ImpACT2025”, stiamo già lavorando al prossimo piano d’azione che, al di là dei nuovi progetti, vedrà inalterata una priorità che per noi rappresenta una costante, ovvero: anticipare oggi per proteggere domani, ponendo il cliente, le sue esigenze e aspettative, al centro delle nostre azioni e della nostra strategia.

On the same topic

All the posts