Il valore della formazione in Relyens: la testimonianza della ALS di Viterbo
L’importanza della formazione continua è un tema centrale nel settore sanitario, dove la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti sono priorità assolute. Con il suo impegno in tal senso, Relyens vuole portare il proprio contributo in quest’attività fondamentale per i professionisti del campo.
Abbiamo intervistato la dott.ssa Annunziata Minopoli, Direttrice degli affari generali della ALS di Viterbo, per capire come il supporto di Relyens in tal senso abbia influenzato positivamente l’impegno dell’Azienda. La sua testimonianza offre uno sguardo approfondito su come la formazione specifica possa elevare gli standard di pratica medica e rispondere efficacemente alle esigenze di un settore in costante evoluzione.
La formazione alla ASL di Viterbo: le esigenze alla base della richiesta
“È vero che la formazione è prevista all’interno del nostro contratto” esordisce Minopoli “ma nella nostra Azienda c’era già la forte esigenza di avere una formazione specifica che negli anni non era mai stata fatta. Avendo grande sensibilità sull’argomento, la dirigenza medica e i professionisti sanitari avevano espresso la volontà di approfondire il tema delle richieste di risarcimento danni, sia per gli aspetti che riguardano la polizza assicurativa legata all’Azienda, sia quella privata dei professionisti, sulla colpa grave”.
Un approccio proattivo, quello della ASL di Viterbo, come spiega Minopoli. “Prima di definire un elenco aprioristico di argomenti, ho svolto un’indagine interna con il nostro personale, chiedendo ai direttori di struttura e dirigenti medici dei diversi reparti di segnalarmi temi da esplorare o dubbi da sciogliere. Ho poi stabilito con Relyens altri spunti di interesse soprattutto sulla base della legge Gelli-Bianco non troppo chiari come la messa in mora, ad esempio, per poi arrivare da voi con un quadro chiaro delle richieste”.
È stato questo il punto di partenza da cui si sono mossi Francesca Montesi Righetti e Federico Rota – rispettivamente risk manager e loss adjuster di Relyens in Italia – e l’avvocato Giuseppe Caccavo nell’organizzare il progetto formativo “La responsabilità medica: profili giuridici e pratici nella richiesta di risarcimento danni da medical malpractice”, i cui obiettivi specifici erano la corretta compilazione e conservazione della cartella clinica e della documentazione sanitaria, e l’illustrazione del contratto di polizza assicurativa RCT, oltre alla dinamica della richiesta di risarcimento danni.
La richiesta specifica di approfondire queste tematiche nasce da un’esigenza ben specifica. Come spiega Minopoli, “esiste la funzione di Risk manager, attualmente assunta dal Direttore sanitario, ma non c’è una figura di raccordo in tal senso. Questo ha portato, nel tempo, ad alcune criticità legate sia alla documentazione sanitaria sia alla mappatura del rischio. Inoltre, dagli esiti della formazione fatta con Relyens lo scorso anno, è emerso come fosse necessario porre l’attenzione su una nuova rielaborazione delle raccomandazioni ministeriali, e come bisognasse rivedere le procedure interne per la corretta tenuta della documentazione sanitaria”. Minopoli prosegue specificando che a breve partirà una convenzione con il Dipartimento di Medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma, il che renderà necessario un attento lavoro di controlli sulle cartelle cliniche, sulla verifica della loro esatta compilazione.
Una doppia sessione formativa molto partecipata, come racconta Minopoli: “siamo stati contenti di aver visto una partecipazione così alta, sia nella prima sessione dello scorso anno sia in quella del 2024. Uno degli elementi che ha fatto sì che il livello di soddisfazione fosse alto è stato sicuramente aver portato degli esempi concreti. La dott.ssa Montesi Righetti ha mostrato diverse casistiche, facendo ipotesi concrete sulla nostra stessa struttura: cosa succede se nella cartella manca il consenso informato? In che modo una valutazione fatta con determinati criteri piuttosto che altri danneggia o aiuta l’Azienda?”.
ASL di Viterbo e Relyens, un sodalizio forte che si riconferma
La collaborazione tra l’ASL di Viterbo e Relyens rappresenta un esempio concreto di come il sostegno continuo nella formazione possa produrre risultati tangibili nel settore sanitario.
La dottoressa Minopoli ha illustrato come le iniziative di formazione di Relyens siano state integrate efficacemente nelle pratiche quotidiane dell’ASL, contribuendo a migliorare sia le competenze che la qualità dell’assistenza offerta.
“Sono direttrice degli Affari Generali dal 2015, e quando ho ereditato la gestione dell’assicurativo ho trovato una situazione che non mi consentiva di avere una rendicontazione autonoma” spiega Minopoli. “Avevo un certo numero di sinistri che ho iniziato a sistematizzare attraverso la creazione di una banca dati che avesse tutte quelle informazioni che potessero servire non solo alla compagnia assicurativa che sarebbe subentrata in futuro, ma anche al Risk manager aziendale e all’ufficio assicurativo”. Contemporaneamente, la Regione Lazio chiedeva alle strutture del suo territorio una reportistica legata al bilancio sui sinistri con un alto rischio di soccombenza, oltre a quelli in gestione con un valore di soccombenza possibile o remoto. “Quando poi siamo andati a gara, nel 2018, avevamo una situazione dei sinistri chiara” continua Minopoli. “Questo ha consentito alle compagnie che in quel momento si erano presentate per la gara – Relyens compresa – di fare un audit completo ed esaustivo della situazione”.
Riguardo i rapporti con Relyens, Minopoli conclude definendoli “di grande condivisione, sia rispetto alla gestione di tutti i sinistri che rispetto al supporto pratico. In caso di dubbi da parte dell’Azienda e del personale, i referenti di Relyens si sono sempre dimostrati disponibili: a qualsiasi quesito, la Compagnia ha sempre risposto non solo velocemente ma anche in maniera chiara ed esaustiva”.